La verosimiglianza nella scrittura: cosa significa davvero?
Quando scrivi una storia, non è necessario che gli eventi siano accaduti realmente. Non stai facendo giornalismo, ma narrativa. Ciò che importa è che i sentimenti e le emozioni che guidano i personaggi siano reali, verosimili.
Un buon romanzo sa come usare la finzione per dire la verità. Le tue storie non devono essere per forza autobiografiche, ma puoi mettere del vero in ogni frase che scrivi. Cerca di essere onesto con te stesso, scava in profondità e porta alla luce qualcosa di talmente simile al vero da essere ritenuto tale. Anche se ti spaventa. Anche se vuol dire riemergere dall'oscurità con le tue peggiori paure.
Una lezione di verosimiglianza: l'arte di dipingere con le parole
Mi torna alla mente una lezione sulla verosimiglianza durante un corso di pittura con gli acquerelli che ho seguito alcuni anni fa. L'insegnante stava spiegando come dipingere un fiore: "Non deve essere uguale a quello reale, è sufficiente che ne abbia l'apparenza". Ci disse di guardare al di là della forma per riconoscere sfumature personali che non si notano a una prima occhiata. Ci disse di osservare il modo in cui la luce colpiva il soggetto e usare colori inusuali per dargli un carattere tutto suo. Se ci ripenso oggi, quei consigli erano proprio una lezione di storytelling. Con pennelli e matite, ma sempre di una storia si trattava.
Non dovevamo riprodurre un fiore in modo identico, copiarlo, altrimenti sarebbe sembrato finto. Come aspiranti pittori, il compito più difficile era quello di coglierne l'essenza per farlo sembrare reale. In questo modo, anche se il fiore in questione era lo stesso per venti persone, sarebbe diventato un pezzo unico sui nostri fogli di carta... il riflesso di ciò che solo il nostro cuore riusciva a vedere e tradurre con delle pennellate. Lo stesso vale per la scrittura: non dobbiamo riportare fedelmente la realtà, ma coglierne l'essenza per renderla credibile e viva agli occhi del lettore.
Gli strumenti della verosimiglianza nella scrittura
Cosa ti aiuta nella scrittura a essere verosimile? La risposta risiede nei dettagli. Come descrivi una scena, l’uso dei cinque sensi, l’atmosfera che creiamo, e i dialoghi che non solo portano avanti una storia, ma ti danno un’idea di chi sta parlando. La verosimiglianza non si costruisce con una semplice descrizione accurata, ma con la capacità di far percepire al lettore la verità emotiva e sensoriale di ciò che accade.
Esercitarti alla verosimiglianza è più semplice di quanto possa sembrare. Basta guardare fuori da una finestra, uscire per una passeggiata, usare l’immaginazione o semplicemente osservare ciò che ti circonda con occhi indagatori e scrivere.
Il mondo è pieno di dettagli che aspettano solo di essere colti e trasformati in parole. La verosimiglianza non è solo una questione di accuratezza, ma di sensibilità: la capacità di cogliere ciò che rende un momento, una scena o un’emozione autentica e unica.