Scrivere è riscrivere: cosa vuol dire?

 

Scrivere è riscrivere. È il primo comandamento che riceve ogni aspirante scrittore. Questa semplice frase racchiude una verità fondamentale: la scrittura non è un atto unico, ma un processo ciclico. Vuol dire ritornare sulla stessa parola, sulla stessa frase e sulla stessa pagina più e più volte. Scrivere significa cancellare, migliorare, ponderare, e spesso richiede di affrontare lunghe ore di riflessione per decidere se e dove posizionare una virgola.

La frustrazione della perfezione e l'unicità delle imperfezioni

Scrivere è un lavoro di fino, meticoloso e, talvolta, profondamente frustrante. Nella scrittura – come nella vita e in qualsiasi tipo di arte – la perfezione non esiste. Si può solo migliorare. Questa consapevolezza può sembrare scoraggiante, ma è anche liberatoria: ci ricorda che i difetti sono ciò che ci rendono unici, umani, distinguibili. Sono le piccole imperfezioni che danno carattere e autenticità a ciò che creiamo. I personaggi di un romanzo sono forse perfetti? No, perché questo li renderebbe insopportabili e noi come lettori non proveremmo empatia nei loro confronti, ma soltanto un immenso fastidio.

Tuttavia, è proprio attraverso il riscrivere che maturiamo come scrittori. Ogni revisione è un passo verso uno stile che rispecchia chi siamo davvero. E quando cambiamo noi, cambia anche la nostra scrittura. Evolve insieme a noi, riflettendo le nostre nuove prospettive e comprensioni.

L'evoluzione attraverso la riscrittura

Non dobbiamo scoraggiarci quando una frase non suona come ci aspettavamo. La scrittura è un processo di scoperta, e la riscrittura è la chiave per affinare ciò che abbiamo scoperto. Non bisogna mollare solo perché pensiamo di valere poco. È facile cadere nella trappola dei confronti, ma è essenziale ricordare che ciò che scriviamo appartiene a noi, e solo noi abbiamo il controllo sulle nostre parole. Imparare a ricominciare da capo, quando necessario, è una delle lezioni più importanti per uno scrittore.

Riscrivere non è un segno di fallimento, ma di crescita. Ogni volta che torniamo su un testo, abbiamo l’opportunità di migliorarlo e di renderlo più vicino alla nostra visione. Soprattutto, impariamo a non aver paura di ricominciare. È dal continuo esercizio, dalla pazienza e dalla perseveranza che nascono le frasi più belle. È attraverso la riscrittura che la nostra scrittura si affina, e alla fine, dopo tanta fatica, ci regala quel bacio dolce della soddisfazione.

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